F.A.Q.
(Frequently Asked Questions)
Le risposte alle vostre domande
D: Quali sono i principali effetti o i risultati della Nuototerapia ®?
R: sinteticamente:
-- effetto 'rilassante': tutti conosciamo l'effetto calmante (e drenante) che l'acqua (soprattutto se calda) ha sul nostro fisico... quando ci lasciamo cullare dalle braccia avvolgenti e materne delle onde.
-- effetto 'espressivo': l'acqua stimola 'naturalmente' il movimento (non fosse per altro che per rimanere a galla...) e tutti e cinque i nostri sensi: gusto, tatto, odorato, vista, udito.
-- effetto stimolante: la persona in acqua riceve un gran numero di stimoli/sensazioni (caldo, freddo, schizzi,ecc), che il più delle volte rimandano a nuclei problematici interiori (alla paura del vuoto, della solitudine, o di morire; alla mancanza di fiducia in se stessi...)
-- effetto catartico: in acqua si possono esprimere e 'vivere' tanti comportamenti che spesso evitiamo di manifestare nella vita comune... (ad esempio, acquisito un minimo di confidenza con l'ambiente, si scopre che... sott'acqua si può anche urlare senza essere giudicati, si può scalciare, tirare pugni...)
-- effetto simbolico: la profondità dell'acqua ha da sempre simboleggiato la profondità dell'animo (inconscio), e può essere accostata al desiderio/timore di 'guardarsi dentro'...: infatti nell'immaginario comune l'acqua nel suo ruolo passivo di acqua da bere trasmette calma, freschezza, energia, nel suo ruolo attivo di acqua che beve, inghiotte, può trasmettere sentimenti di angoscia o paura.La Nuototerapia ® può, in generale, aiutare la persona 'angosciata' a ristabilire un contatto 'buono' con ciò che c'è di più familiare a tutti gli uomini: un corpo il cui sangue, prima ancora del latte, a suo tempo ci ha nutrito, quello di nostra madre, che per i nostri primi nove mesi di vita ci ha accolto ed ospitato tenendoci 'sospesi' in un mondo... subacqueo, caldo e avvolgente.
D: Cosa succede in acqua con il/la terapeuta?
R: la dinamica del nuoto e dell'imparare a muoversi in acqua con tranquillità, fa 'emergere' molti elementi che possono essere sviluppati con modalità e finalità terapeutiche:
-- il contatto e l'immersione in un elemento 'particolare' (in un mondo 'altro' da quello terreno, quello acquatico) ed ambivalente: l'acqua accoglie e avvolge, ma allo stesso tempo, respinge e sommerge.
-- il contatto e la relazione di fiducia che si instaura tra l'utente ed il terapeuta.
-- lo sperimentare sentimenti di sicurezza e fiducia in se stessi e nelle proprie potenzialità: l'imparare a muoversi nell'acqua senza l'ausilio di attrezzatura e senza il supporto del terapeuta, corrisponde ad un preciso momento nella scoperta della consapevolezza di sé, in cui si scopre di essere 'padroni' dell'elemento Acqua (e, simbolicamente, della propria vita...) e di potersi salvare dalla angoscia che l'acqua porta con sé. In questo senso, la massima rappresentazione del superamento delle paure e del raggiungimento della piena fiducia in se stessi si materializza nel desiderio di tuffarsi: il salto nell'acqua rappresenta l'unica immagine, che si possa vivere, di un salto nell'ignoto (simbolicamente: il 'coraggio' di affrontare le situazioni e gli ostacoli che la vita presenta).
-- la tecnica del Gioco applicata in acqua, permette, soprattutto con i bambini, che sono 'naturalmente' bravissimi nel drammatizzare i loro nuclei problematici, di visualizzare e centrare i vari 'blocchi' individuali e di lavorare su questi al fine di 'sciogliere i nodi' e procedere ad uno sviluppo equilibrato della personalità.D: A chi si rivolge la Nuototerapia ®?
R: ai bambini dai 3 mesi di vita in su, e ai ragazzi con:
-- disturbi dell'apprendimento e del comportamento
-- disturbi o deficit dell'udito e della vista
-- ritardi generalizzati dello sviluppo
-- tratti autistici
-- sindromi geneticheD: Cosa serve per partecipare ai cicli di Nuototerapia ®?
R: è richiesto soltanto di munirsi del consueto abbigliamento da piscina: costume, accappatoio, ciabattine.
L'attrezzatura utilizzata durante le sedute è quella abitualmente fornita dalle piscine (tavolette, ciambelle, tappetoni, galleggianti, ecc.), oltre ad un certo numero di oggetti (forniti dal terapeuta) raggruppati per tipologia e significato (oggetti galleggianti, che riemergono, oggetti che pesanti, che affondano; famigliole di animali buoni e cattivi; famiglie di bambole, etc.).D: Ho già sentito parlare di terapie che si svolgono nell'acqua. C'è qualche differenza? Dove viene svolta la Nuototerapia ®?
R: da molti anni all'ambiente acquatico viene riconosciuto un ruolo importante nella terapia e nella riabilitazione motoria, e in molte piscine esistono operatori che si dedicano a tali pratiche. Di recente, la Nuototerapia ®, come pratica psicoterapeutica ispirata ai concetti e alle riflessioni presentate nella pagina di apertura di questo sito, è stata inserita tra le iniziative e i servizi offerti dalla Unione Italiana Sport Per tutti, che ha sedi in tutto il territorio nazionale: attualmente sia come terapia per casi singoli che, per alcuni particolari disturbi, in forma di psicoterapia di gruppo.